La germinazione, un processo vitale
La germinazione è il processo fondamentale attraverso il quale si sviluppano le piante.
Proprio per questo motivo è indispensabile che segua dei passaggi ben definiti, scanditi nel tempo e monitorati con costanza.
La germinazione inizia nel momento in cui i semi diventano attivi e si conclude con la prima comparsa delle foglioline sulla nuova pianta.
Germinazione, il seme è il protagonista! Conosciamolo meglio.
Il seme è costituito da un embrione, dalle sostanze nutritive di riserva ed è rivestito da un tegumento, ovvero il tessuto che lo ricopre.
L’embrione, invece, è composto di uno o più cotiledoni (le future foglioline) uniti a un’asse posta centralmente.
Quest’ultima è a sua volta formata dall’epicotile, in cui si trova la gemmula embrionale, e da un ipocotile e una radichetta (la radice embrionale).
Una volta disseminati, i semi entrano in una fase di quiescenza e, se le condizioni climatiche e i tempi lo permettono, ha inizio il processo germinativo.
Le condizioni perfette
Al fine di ottenere una corretta germinazione, sono necessari determinati requisiti: ossigeno sufficiente, corretta fornitura di acqua e temperatura costante e favorevole.
La giusta ossigenazione dell’ambiente di semina non solo consente al seme di degradare il glucosio in esso contenuto, ma favorisce anche il processo di fotosintesi.
L’acqua favorisce i processi metabolici e, di conseguenza, la crescita dell’embrione.
La temperatura è un altro aspetto fondamentale nella germinazione: per le piante dei climi temperati, questa deve rientrare in un intervallo compreso tra i 20°C e i 24°C.
Un parametro che, invece, non è rilevante in questa fase è la luce.
Il seme, infatti, contiene amido e la sua riserva è sufficiente per tutto il periodo della germinazione fino al momento della schiusa delle foglioline.
La semina: il passo decisivo per la formazione dei germogli
La semina è una pratica accessibile a tutti perché le regole da rispettare sono semplici da attuare.
Queste riguardano: la scelta del contenitore, la qualità del terriccio, il livello di profondità del seme, la giusta quantità di acqua, il controllo dell’umidità e della temperatura del suolo.
Quando le piantine saranno germogliate, è fondamentale prestare un’attenzione particolare al loro nutrimento e all’esatta somministrazione di luce.
La scelta del contenitore
Per scegliere il contenitore adatto alla semina esistono diverse soluzioni: vasetti di torba, di plastica o vassoi a cellette, oppure contenitori delle uova o bicchieri di plastica.
Le condizioni essenziali sono che il contenitore sia pulito, sia provvisto di fori per il drenaggio dell’acqua e che abbia una profondità di circa 5-8 centimetri.
La qualità del terriccio
In commercio è disponibile un terriccio apposito per la semina, venduto in sacchi e soprattutto sterile.
Per una germinazione corretta, non bisogna mai utilizzare il comune terriccio da giardino poiché potrebbe contenere batteri o funghi.
Prima della semina, inoltre, è necessario bagnarlo con poca acqua tiepida.
La profondità di semina
Generalmente sulle bustine contenenti i semi è presente la profondità ottimale di semina.
In mancanza di questa informazione, è sufficiente coprire i semi con il terriccio nella misura di tre volte la loro lunghezza.
Esistono, tuttavia delle eccezioni a questa regola: la bocca di leone e alcune varietà di lattuga non devono essere interrati perché hanno bisogno di luce per la germinazione, mentre altri semi si sviluppano al freddo e vanno conservati in frigorifero.
Inoltre, una volta compiuta la semina, è importante inumidire il terreno aiutandosi con uno spruzzino.
L’importanza dell’acqua
La formazione dei germogli è tanto più veloce e di qualità se il terriccio è mantenuto costantemente umido.
Alcuni kit appositi per la semina possiedono un particolare tappetino assorbente che è in grado di trasportare l’acqua da un serbatoio alle radici asciutte.
Esatto tasso di umidità
Per la nascita della piantina, un ruolo importante è rivestito dall’umidità, che deve essere costante per tutto il processo.
Nel caso si utilizzino dei kit per per far germogliare i semi, questi generalmente sono dotati di un coperchio.
In caso contrario, si possono utilizzare dei sacchetti di plastica o delle pellicole.
In entrambi i casi, le coperture dovranno essere rimosse non appena i semi saranno germinati.
Temperatura del suolo
Infine, per essere certi di ottenere una germinazione corretta, è necessario che il terriccio sia caldo perché i semi, normalmente, germinano tra i 15°C e i 20°C.
La soluzione più pratica è di ricorrere a un tappetino riscaldato, che è in grado di mantenere le radici e il terreno a una temperatura costante.